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La Cattedrale di Santa Maria Assunta è il Duomo di Teramo, ma per i teramani è  semplicemente IL DUOMO, il simbolo e l’orgoglio della città.

Il Duomo di Teramo si erge maestoso abbracciando le due piazze principali sulle quali si presenta con due facciate e con l’imponente torre che racchiude l’orologio e la campana maggiore Aprutina, quella che in per tutti è “il Campanone”, la cui realizzazione ha dei tempi incerti, ma presumibilmente databili intorno al 1400.

Il Campanone suona soltanto durante i cosiddetti “tempi forti” della Chiesa o in altre occasioni particolari: il suo vigoroso e possente rintocco si distingue nettamente dal suono delle altre campane cittadine. Quando a Teramo “sta a sunà lu Campanone” è di certo un momento particolare.

La costruzione del Duomo di Teramo ebbe inizio nel 1158 per volere del Vescovo Guido II, a seguito della distruzione dell’antica Cattedrale dove erano riposte le reliquie di San Berardo, il patrono della città. I lavori terminarono nel 1176.

La maggior parte delle pietre utilizzate per la sua costruzione furono prelevate dal Teatro e dall’Anfiteatro Romano, saccheggiando e distruggendo irrimediabilmente dei reperti storici di importanza assoluta ed incalcolabile: per far spazio alla nuova Basilica, quest’ultimo fu addirittura demolito.

I resti (visibili ancora oggi), insistono su Via Vincenzo Irelli e Via San Berardo. Probabilmente, preservando questa opera, testimonianza unica della dominazione romana e del suo glorioso passato, oggi Teramo sarebbe stata una piccola Verona con la sua Arena nel cuore della città.

Anfiteatro_di_Teramo_+_Duomo

Nel 1331, sotto il Vescovo Niccolò degli Arcioni, il duomo fu profondamente modificato aggiungendo un nuovo corpo di fabbrica. Ecco perché la Cattedrale di Teramo si presenta con due stili ben distinti (uno romanico, l’altro gotico) e con due facciate che si aprono su due piazze e due portali (quello che insiste su Piazza Martiri della Libertà non è stato mai aperto).Campanile Duomo di Teramo
Nel XVIII secolo, il Vescovo Tommaso Alessio de’ Rossi operò una nuova grande trasformazione del Duomo di Teramo, adeguando lo stile presente al gusto barocco dell’epoca. È a questo periodo che risale l’edificazione della Cappella di San Berardo che si distacca completamente dall’attuale aspetto della Chiesa. L’ultimo grande intervento strutturale operato sul Duomo, risale agli anni ’30 del novecento: all’interno la Cattedrale è stata riportata al suo originale sobrio ed essenziale stile medioevale.

Nel 1969 sono state infine demolite le casette, le botteghe ed anche l’”Arco di Monsignore” (costruiti a ridosso della chiesa e dell’Episcopio, dando l’idea di un unico corpo di fabbrica), ottenendo l’attuale assetto e creando quell’isolamento della Cattedrale ed il quasi ideale congiungimento tra Corso San Giorgio e Corso Cerulli (“Corso Vecchio”).

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Il Duomo di Teramo, riportato così al suo aspetto originario, all’interno si presenta essenziale, ma non bisogna lasciarsi ingannare dall’apparente austerità che ne consegue, perché l’atmosfera che si respira è intrisa di quella religiosità naturale che invita al raccoglimento ed alla preghiera.

Paliotto-Cattedrale-di-Teramo

Tra i gioielli conservati all’interno, menzione particolare merita il Paliotto di Nicola da Guardiagrele, un capolavoro di oreficeria realizzato nel 1433. E’ composto da 35 formelle d’argento che raffigurano la vita di Cristo, la Madonna, gli Evangelisti ed i Dottori della Chiesa. In quella posta al centro, più grande delle altre, vi è il Cristo Redentore. L’opera è collocata all’interno dell’altare maggiore.

Teramo, Duomo, il Polittico

Altro capolavoro è il Polittico di Jacobello del Fiore, anch’esso risalente al 1400 e composto da sedici tavole, al cui centro troviamo Cristo che incorona la Vergine Maria e l’originale aspetto della città di Interamnia (tra due fiumi).

crocifisso duomo

E non si può non menzionare il Crocifisso, opera trecentesca riportata al suo aspetto originale dopo aver rimosso ben sei strati di gesso e pittura, rivelando un pregevole capolavoro di scultura lignea.

statua della desolata

Ai piedi del Cristo, vi è attualmente collocata la statua della Desolata. E’ la Madonna Addolorata in cerca del figlio, portata dalle donne durante la Processione Antelucana (quella delle quattro del mattino) del Venerdì Santo.

A causa del terremoto d’Abruzzo del 2009, in seguito alla chiusura della Chiesa di Sant’Agostino dimora originale dell’opera, la Desolata ha trovato riparo e nuova casa in Cattedrale.

Insieme alla Madonna delle Grazie dell’omonima Chiesa ed all’Addolorata della Chiesa della SS. Annunziata, la Desolata è una delle tre Madonne oggetto della totale devozione ed affidamento della Chiesa Aprutina.

Un’altra particolarità della Cattedrale di Teramo, è che il suo perimetro esterno può essere percorso nella sua totalità, camminando nel centro di questa piccola città, dentro il cui cuore ( di pietra e di carne) si colloca questo capolavoro dell’arte italiana.

Come arrivare al Duomo di Teramo

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