fbpx

“Guardiagrele, la città di pietra, risplendeva al sereno di maggio.

Un vento fresco agitava le erbe su le grondaie. 

Santa Maria Maggiore aveva per tutte le fenditure, dalla base al fastigio, certe pianticelle delicate, fiorite di fiori violetti, innumerevoli cosicché l’antichissimo Duomo sorgeva nell’aria cerulea tutto coperto di fiori marmorei e di fiori vivi.”

(Gabriele D’Annunzio)

Inserito nel circuito de “I borghi più belli d’Italia”, Guardiagrele è sede del Parco Nazionale della Majella.

Il suo territorio fu abitato sin da epoca antichissima e conobbe grande splendore nel 14° secolo, quando alla città fu addirittura concesso il privilegio di poter emettere moneta. Nei secoli successivi, iniziò un lungo declino a causa di gravissime calamità naturali come ripetute epidemie di peste, carestie e violenti terremoti.

Non mancarono nemmeno assedi e saccheggiamenti, l’esplosione del fenomeno del brigantaggio ed i ripetuti bombardamenti della seconda guerra mondiale che causarono pesantissimi danni al patrimonio architettonico.

Nonostante l’alterna fortuna, le perdite artistiche e l’emigrazione degli anni cinquanta, Guardiagrele ha avuto una forte ripresa economica puntando sulla valorizzazione delle attività artigianali che sono diventate un vero e proprio volano per la crescita e lo sviluppo della piccola imprenditoria.

Il centro storico si presenta come un borgo fortificato, tra torri e porte antiche, ricchissimo di innumerevoli palazzi nobiliari e chiese di incredibile bellezza e valore artistico.

Presso la Torre Adriana, si apre la Porta San Giovanni; nella parte del più antico perimetro difensivo sorge la Porta del Vento, vicina al Torrione Orsini, la potente famiglia che dominò a lungo al città. All’interno del borgo, emerge imponente la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, sede del Museo del Duomo che conserva antichi e pregevoli paramenti sacri, oltre al preziosissimo frammento della Croce dell’artista Nicola da Guardiagrele.

Di notevole importanza è il Complesso Monumentale di San Francesco, al cui interno è ospitato il Museo Archeologico che raccoglie gli antichissimi reperti risalenti al periodo protostorico.

Guardiagrele_arte orafa

Credit foto: www.parcomajella.it

Ancora oggi, Guardiagrele può vantare l’altissima qualità del suo artigianato, soprattutto quello relativo alla lavorazione dei metalli, del ferro battuto ed all’arte orafa (basti solo pensare alla “Presentosa” ed all’opera di Nicola da Guardiagrele, autore anche del meraviglioso e preziosissimo Paliotto conservato all’interno dell’altare maggiore della Cattedrale di Teramo).

Non potrà certo mancare una visita al Museo del Costume e delle Tradizione della Nostra Gente, ricchissimo di manufatti, attrezzi e mobilia varia, che ricostruisce la vita e gli usi del quotidiano della popolazione fin dall’ottocento.

E se vorrete deliziare anche il vostro palato, non perdetevi l’assaggio della Pizza Scima (la friabile pizza con il vino bianco nell’impasto), del Pane Nobile Medioevale (pane scuro ottenuto dalla miscela di sette farine di cereali), degli appetitosi Strozzacavalli (prodotti da forno, sia dolci che salati, a forma di fiocco) e del particolarissimo Finocchietto (il soffice dolce di color giallo paglierino dal caratteristico aroma).

Tappe obbligate sono poi la Pasticceria Lullo, dove poter gustare le rinomate “Sise de Mòneche” (un dolce a base di Pan di Spagna farcito con crema pasticcera e provvisto di tre protuberanze, spolverate di zucchero a velo), e il ristorante stellato Villa Maiella, della famiglia Tinari, che abbiamo già incontrato in questo articolo.

Come arrivare a Guardiagrele:

Da Nord: Dall’autostrada Adriatica A14 in direzione Ancona, uscire a Pescara Ovest/Chieti e immettersi sull’Asse Attrezzato in direzione di Chieti, prendere la SS 81 in direzione di Guardiagrele.

Da Sud: Dall’autostrada Adriatica A14 in direzione Pescara, uscire a Val di Sangro, seguire la direzione Villa S. Maria, prendere la SS 652, continuare sulla SS 81 in direzione Guardiagrele.

 

Rate this post