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La città, dapprima facente parte del Comune di Atri, si compone sostanzialmente di due diversi agglomerati urbani. Silvi alta governa sulla costa per il tramite di un belvedere architettonico dal quale è possibile vedere forse il più ampio specchio di litorale.

Si sviluppa con vicoli, piazzette e corsi dal profumo di storia e ricchi di angoli suggestivi. Sul mare, Silvi marina stende la sua vocazione turistica su almeno 6 km di spiaggia ampia, piana e forte di una sabbia estremamente fine e dorata.

Nel 1931 conquista la sua indipendenza e forma comune che oggi conta circa 15.500 abitanti e un tessuto economico fondato su piccole imprese artigiane e commerciali. In quegli anni, contava almeno due torri: quella del Cerrano, ad oggi esistente ed intatta, e quella di Piomba purtroppo andata distrutta. Il ruolo evidente di queste fortificazioni era quello di erigersi a sentinella della Città di Atri, dal punto di vista governativo senz’altro più importante. Fra i monumenti più rappresentativi segnaliamo la Chiesa di San Salvatore, costruita verso il 1100 in onore del primo protettore di Silvi, san Salvatore, poi sostituito alla fine del XVI secolo da san Leone, con l’interno suggestivo e in stile barocco. La Chiesa di San Rocco, costruita nel XVI secolo come cappella rurale. La Cappella della Madonna dello Splendore, lungo la strada panoramica che da Silvi Marina conduce a Silvi Paese, e si trova poco prima di arrivare al centro storico. La data di costruzione è incerta, comunque fu elevata sul punto in cui, dice la leggenda, nel 1566 San Leone, con una torcia in mano, incontrò i Turchi e li fece desistere dall’attaccare il borgo. Segnaliamo oltretutto la medioevale “Locanda del frate” e i pittoreschi archi che circondano il borgo. Ricchissima la presenza di strutture alberghiere accoglienti legate ad importanti tour operator così da assicurare alla cittadina una

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