Le origini storiche delle screppelle mbusse
Le scrippelle mbusse rappresentano un emblema della cucina teramana, affondando le loro radici in un contesto storico e culturale ricco di significati. La loro origine risale al primo decennio dell’Ottocento, durante l’occupazione francese del Regno di Napoli. Secondo la tradizione, un giovane assistente cuoco teramano, Enrico Castorani, al servizio degli ufficiali francesi stanziati a Teramo, fu protagonista di un fortuito incidente: alcune scrippelle, preparate come sostituto del pane, caddero accidentalmente in un recipiente colmo di brodo. Per non sprecare il cibo, decise di servirle comunque, dando così vita a un piatto che conquistò immediatamente i palati degli ufficiali e, successivamente, della popolazione locale .
Questo episodio riflette la capacità di adattamento e l’ingegno delle comunità locali, che, in tempi di scarsità, riuscivano a trasformare ingredienti semplici in pietanze gustose e nutrienti. Le scrippelle mbusse, infatti, sono l’espressione della cucina povera abruzzese: sottili frittatine a base di uova, farina e acqua, arrotolate con formaggio grattugiato e immerse in un brodo caldo di carne o vegetale. Un piatto che, pur nella sua semplicità, racconta storie di resilienza, creatività e profondo legame con il territorio.
Oggi, le scrippelle mbusse nella ricetta originale continuano a essere un simbolo dell’identità culinaria abruzzese, celebrando una tradizione che ha saputo resistere al tempo e alle mode, mantenendo intatto il suo valore culturale e gastronomico.
La ricetta delle scippelle mbusse da fare a casa
Le scrippelle mbusse sono uno dei piatti più emblematici della tradizione culinaria teramana, in Abruzzo. Questa preparazione semplice ma ricca di sapore racconta di pranzi di festa, di sapori autentici e di antiche gestualità tramandate di generazione in generazione. Oggi vi proponiamo la ricetta per prepararle in casa, proprio come vuole la tradizione.
Dosi per 6 persone
Ingredienti per le scrippelle
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10 uova
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1 cucchiaio da tavola colmo di farina per ogni uovo
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500 ml di acqua circa
Per completare:
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Brodo di carne o vegetale
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Noce moscata
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Parmigiano grattugiato
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Sale
Preparazione
Per preparare le scrippelle teramane, amalgamate in una ciotola le uova, la farina e l’acqua, facendo attenzione a non far formare grumi. La consistenza dell’impasto deve essere fluida ma non troppo acquosa: se necessario, bilanciate aggiungendo farina o acqua. Con questa dose otterrete circa 12 scrippelle del diametro di 24 centimetri.
Per la cottura, ungete leggermente una padella con strutto o olio, aiutandovi con un panno pulito o un tovagliolo di carta per eliminare l’eccesso. Scaldate la padella sul fuoco e, una volta calda, versate un mestolo di pastella, distribuendola rapidamente ruotando la padella, così da ottenere una scrippella sottile e senza buchi. Rimettete sul fuoco e, dopo circa un minuto, sollevate un lembo con una forchetta per girarla senza romperla. Dopo un altro minuto, toglietela e fatela raffreddare su un canovaccio pulito.
Una volta pronte, distribuite su ogni scrippella una manciata di parmigiano grattugiato e un pizzico di noce moscata. Arrotolatele formando dei rotolini, sistematele in un piatto fondo e ricopritele con il brodo caldo, che può essere di cappone, di gallina, di carne o vegetale. Ultimate con un’altra spolverata di parmigiano grattugiato.
Non vi resta che mettervi all’opera e gustare questo piatto straordinario della nostra tradizione! Se vi va, condividete le foto delle vostre scrippelle mbusse sulla pagina Facebook di Eccellenze d’Abruzzo (@eccellenzedabruzzo): non vediamo l’ora di vedere le vostre creazioni!