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Oggi Giulianova è una città moderna, al passo con i tempi e cresciuta con ordine, dal paesaggio collinare fino al mare, con la sua ampia spiaggia. Tutta la sua armonia urbana è stata prestabilita nel passato; in un lontano passato, quando oltre 2 mila anni fa, giunsero le legioni di Roma.

GiulianovaLe origini della cittadina di Giulianova risalgono al periodo neolitico. Infatti, il ritrovamento di alcuni oggetti, quali pesi fittili di forma sferica, hanno testimoniato la presenta di popolazioni preistoriche che si dedicavano alla pesca. Ma le origini reali di Giulianova, risalgono precisamente al 290 a.C., cioè negli anni successivi alla conquista da parte di Roma della fascia medio adriatica. Proprio nel 290 a.C. nasce la nuova colonia marittima chiamata Castrum Novum Piceni. Per la città si scelse un terrazzo geologicamente stabile in prossimità del fiume Tordino. Si pensa che ancora prima. la zona fosse stata occupata da un centro piceno.

Castrum Novum Piceni fu fortificata rinforzando le sue difese naturali come il ciglio del pianoro. Altre aree invece, furono trasformate per eliminare settori vulnerabili o facilmente attaccabili. Le azioni messe in atto, hanno creano una protezione ottimale per la città elevando la sicurezza generale. Anche i punti di accesso furono studiati bene, collegando la città in direzione di Roma per mezzo della via Cecilia e mediante la Salaria verso gli altri centri della costa adriatica.

La posizione strategia  e l’impianto portuale sono stati i due fattori principali che hanno determinato il successo di Castrum Novum Piceni nell’ambito commerciale. La città esercitava un eccellente controllo marittimo e un ruolo determinante negli scambi. Ricerche e studi storici hanno messo in risalto le produzioni locali dell’epoca, le attività artigianali e i vari magazzini e sistemi di distribuzioni che si crearono in prossimità del porto. Inoltre nell’età imperiale, Castrum Novum Piceni ebbe anche i bagni imperiali e nel I secolo, ebbe un suo Prefetto.

Nel periodo che segue la tarda età imperiale, la città subì una contrazione in termini di espansione. Anzi la parte meridionale dell’attuale Giulianova, fu abbandonata dalla popolazione e fu occupata con sepolture e tombe. Ciò viene confermato da alcuni rinvenimenti anche piuttosto recenti. In generale, le notizie sul periodo post romano sono assai scarse. Ma un passaggio importante è stato menzionato da Giorgio Cipro, un letterato bizantino detto anche Gregorio Ciprio. Fu eletto patriarca nel 1283 e sostenne vivaci dispute teologiche con Giovanni Bèkkos. Abdicò al patriarcato ritirandosi in un convento nel 1289. Cipro menzionò la trasformazione avvenuta nel VI secolo, dell’antica colonia romana Castrum Novum Piceni in castrum bizantino con il nome di Kàstron Nobo.

L’insediamento bizantino continuò ad avere un ruolo importante nel commercio e un ruolo strategico territoriale molto rilevante. Proprio in questo periodo venne costruito il tempio dedicato a San Flaviano, situato a nord, fuori le mura; proprio per questo motivo fu danneggiato molte volte durante incursioni ed eventi bellici.

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