In passato, il pranzo della domenica in Abruzzo significava solo una cosa: “Maccheroni alla chitarra”.
Se è vero che la bontà del piatto è paragonabile alla perfezione di un’opera melodiosa, la chitarra in questione non è, però, lo strumento musicale costruito da un liutaio.
La “Chitarra” (dall’antico “Carrature”) o “Maccharunare” è, in realtà, un antico attrezzo casalingo costituito da una sorta di telaio in legno di faggio di forma rettangolare, alla cui superficie sono posizionati dei sottili fili di ottone o rame posti tra di loro ad una distanza di 2 mm.
Su queste “corde” viene posizionata la sfoglia (rigorosamente tirata a mano), si passa sopra il matterello con una leggera pressione in modo tale che i fili taglino l’impasto in striscioline di pasta, simili per lunghezza ai più noti spaghetti, ma di spessore quadrato e di consistenza porosa.
Passando poi sopra un dito, “come per suonare un arpeggio”, i maccheroni scendono dentro la cassa della chitarra e sono pronti per essere cotti.
Questo tipo di pasta va cotta rigorosamente al dente e si presta ad essere condita con un ricco sugo rosso di carne mista, il cosiddetto “Ragù Abruzzese”, abbastanza stretto e generalmente realizzato con agnello (o castrato), maiale e vitello.
Il tocco finale è dato dalle “pallottine” (piccole polpettine di carne trita di vitello impastata con uova, parmigiano ed un pizzico di noce moscata) che verranno cotte direttamente dentro il sugo e da una generosa pioggia di pecorino (o parmigiano). A piacere si potrà aggiungere anche del peperoncino.
I Maccheroni alla Chitarra vengono anche definiti “tutt’ove”, perché per l’impasto viene considerato un uovo a persona; la loro bontà dipende anche dalla compattezza e, soprattutto, dalla lunga ed energica lavorazione manuale.
E’ una pasta ricca, fatta con ingredienti genuini: chi vive in Abruzzo ha ancora la possibilità di reperire le materie prime dai contadini. Il cosiddetto “km zero” è un concetto moderno per la maggior parte delle persone, per gli Abruzzesi una naturale condizione.
Ricetta maccheroni alla chitarra con pallottine
Sei pronto a deliziare il tuo palato con una delle specialità più gustose della tradizione abruzzese? Gli spaghetti alla chitarra con le pallottine sono un piatto irresistibile che conquisterà il tuo cuore e il tuo stomaco!
Ecco la ricetta per preparare questo capolavoro culinario:
Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta:
- 300 g di farina 00
- 3 uova
- Un pizzico di sale
Per le pallottine:
- 300 g di carne macinata di manzo
- 1 uovo
- 20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
- Un pizzico di noce moscata
- Sale e pepe q.b.
Per il sugo:
- 700 g di passata di pomodoro
- 1 cipolla bianca
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 50 ml di vino bianco
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale e pepe q.b.
Preparazione:
- Pallottine: In una ciotola, mescola la carne macinata con l’uovo, il Parmigiano, la noce moscata, il sale e il pepe. Forma delle piccole polpettine di circa 1 cm di diametro. Friggile in olio caldo fino a doratura e mettile da parte.
- Sugo: Trita finemente cipolla, carota e sedano. Soffriggi il trito in olio extravergine d’oliva fino a doratura. Aggiungi la passata di pomodoro, sfuma con il vino bianco, aggiusta di sale e pepe e lascia cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti. A fine cottura, unisci le pallottine al sugo e mescola delicatamente.
- Pasta: Disponi la farina a fontana su una spianatoia, aggiungi le uova e un pizzico di sale al centro. Impasta fino a ottenere un composto liscio ed elastico. Lascia riposare per 30 minuti coperto. Stendi la sfoglia e tagliala con la “chitarra” per ottenere gli spaghetti a sezione quadrata.
- Assemblaggio: Cuoci gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolali al dente e condiscili con il sugo e le pallottine. Servi caldo, magari con una spolverata di pecorino grattugiato.
Ah…. che fortuna poter vivere in Abruzzo!